APPELLO PER LA PACE IN UCRAINA E PER LA NEUTRALITÀ DELL’ITALIA

Dalla caduta del Muro di Berlino i Paesi occidentali hanno tradito lo spirito di quegli eventi. Dalla fine degli anni ’80 la NATO, in totale spregio degli accordi con l’ultima dirigenza dell’URSS, si è espansa sin ai più interni confini della Russia mettendo, ogni volta, in pericolo il delicato equilibrio della Pace nel mondo.

L’Italia con il Governo “dei migliori” in presenza di problemi sociali, economici e sanitari gravissimi, ha con l’ultima legge di Bilancio incrementato le spese militari: oltre 26 miliardi di euro con un aumento di 1,35 miliardi sul 2021 (+ 3,4% sul 2021, + 11,7% sul 2020 e +19,6% sul 2019 – Fonte MIL.€X Osservatorio spese miliari italiane). A che scopo?

L’Italia aveva svolto un ruolo estremamente importante nella comprensione reciproca e nelle politiche di pacificazione fra occidente e Russia e lo “Spirito di Pratica di Mare”, opera dell’allora Governo italiano, aveva segnato un concreto passo avanti nella collaborazione e nella mutua comprensione con la nazione – la Russia – a cui l’Italia deve davvero molto.

Dal terremoto di Messina, alla Tenda Rossa di Nobile, dal terremoto dell’Aquila all’epidemia da Covid 19, tutta la storia degli ultimi secoli ha visto la Russia amica disinteressata del nostro Paese. Un’amicizia che si è concretizzata con collaborazioni economiche culturali e umanitarie di ampio livello. Sempre disinteressate e caratterizzate da amicizia e stima per l’Italia ed il popolo italiano.

Dal 2014, dopo il colpo di stato anticostituzionale a Kiev promosso dagli USA e dai Paesi UE, il quadro è peggiorato drammaticamente. Milioni di civili nel sud est del paese sono stati presi in ostaggio dai bombardamenti sistematici di case, infrastrutture civili, scuole, ospedali. Altri milioni della parte occidentale soffrono una situazione economica disastrosa ed una assoluta mancanza di democrazia, di emigrazione costretta, di mancanza di libertà di parola. Di violazione sistemica dei diritti umani. Il tutto allo scopo di tentare di fiaccare e ricattare la Russia per far “trionfare” un’idea paranoica ed al limite del razzismo, di superiorità di “sistema”.

Nelle ultime settimane il quadro è drammaticamente peggiorato ed ogni giorno rischiamo lo scoppio di un vero conflitto armato in Europa: la NATO, capeggiata dagli USA, ha rifiutato ogni accordo proposto dalla Russia volto a raffreddare le tensioni ed evitare errori che potrebbero rivelarsi talmente gravi da mettere in discussione il futuro stesso della vita di milioni di europei. Un accordo di garanzia reciproca sulla riduzione dei rischi, sulla cessazione dell’espansione militare, sulle informazioni della presenza militare ai confini volto ad evitare, sempre più concreti, incidenti che possano creare il pretesto per iniziare un conflitto di vaste proporzioni in Europa.

In Italia la presenza di centinaia di testate nucleari NATO, non governate dalle autorità italiane, fa del nostro Paese un obiettivo inerme della risposta russa.

In questo “caos” relazionale voluto dall’occidente, l’epidemia viene utilizzata come strumento di distrazione di massa per distogliere dalla consapevolezza milioni di italiani.

A tutte le offerte di collaborazione e dialogo russo ancora si agisce con sempre più sanzioni. Si usa la disinformazione riguardo alle politiche degli approvvigionamenti energetici della UE che – asservita agli USA – opera contro gli interessi dei popoli europei.

Oggi dobbiamo comprendere che il problema più drammatico cui dobbiamo far fronte è LA PACE!  NATO, UE, USA stanno preparando, ormai non più segretamente, un nuovo attacco massiccio alla Russia. Attacco militare con armi anche nucleari.

Questa politica guerrafondaia va fermata ad ogni costo.

Oggi, come negli anni ’30 del ‘900, la scelta è fra PACE e GUERRA. Fra complicità e volontà di pace.

Noi vogliamo la PACE, chiediamo relazioni amichevoli e produttive con la Federazione Russa e con tutto il mondo.

Chiediamo la fine delle provocazioni occidentali che hanno distrutto mercati, posti di lavoro, aziende italiane, prodotti unici della nostra cultura alimentare e della tradizione popolare uccisi dalle inique sanzioni che hanno fatto solo moltiplicare il business USA nel mercato russo.
In questa drammatica fase della nostra democrazia, quando il Parlamento è di fatto esonerato nelle sue prerogative, va ricordato e riaffermato il supremo valore dell’art. 11 della nostra Carta Costituzionale “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.

Per questo chiediamo una immediata discussione parlamentare sulla politica estera italiana, sulle spese militari, sul futuro del nostro popolo e dei suoi figli

per adesioni all’appello appelloperlapace@gmail.com


Ennio Bordato
– Operatore onorario della Clinica pediatrica RDKB di Mosca
– Cittadino onorario della città di Beslan
– Insignito della Medaglia “Partecipante al Convoglio umanitario”
– Insignito del Distintivo del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa «Per l’Interazione»

Stefano Bonilauri – Presidente Associazione culturale Russia Emilia-Romagna