Andiamo oltre il successo dell’impresa di Paolo Venturini in Yacuzia…

L’ ambizioso progetto “Moster Frozen” si è concluso.

Il progetto di Paolo Venturini di correre nel luogo più freddo della terra, nel mese più freddo dell’ anno, si è concretizzato in una corsa di 39 km e 120 metri a – 52,6 gradi effettuato 3 ore, 54 minuti e 10 secondi. In data 20 gennaio tra Tomtor ed Ojmiakon l’atleta delle Fiamme Oro della Polizia di Stato sicuramente coraggioso ed audace, ha realizzato il suo obiettivo sportivo.

L’impatto mediatico a livello globale, ma soprattutto sui media russi e italiani, è stato impressionante. Non c’è stata testata che non abbia raccontato questa impresa, pubblicato le immagini e trasmesso i video tra i ghiacci della Siberia orientale.

Oltre all’impresa sportiva e scientifica, i risultati portati a casa dall’ultramaratoneta di Padova vanno molto al di là di un semplice record.

Paolo infatti ha saputo interpretare e raccontare alla perfezione la vera missione che, insieme alla nostra Associazione, aveva deciso di intraprendere.

In oltre un anno di collaborazione, incontri e pianificazione, gli obiettivi che ci eravamo prefissati sono stati pienamente raggiunti.

Paolo è stato per noi il perfetto ambasciatore:

* ha promosso e fatto conoscere in Italia uno dei territori più lontani e sconosciuti: la Sahka Yacutia. Infatti, pur essendo una delle Repubbliche più ricche della Federazione Russa per le sue risorse naturali (in particolare diamanti del colosso mondiale Alrosa, che ha in questa regione il suo cuore operativo) è ai più sconosciuta. Far conoscere il potenziale turistico ed economico era uno degli scopi primari che l’Associazione si era prefissata.

* durante le sue 3 missioni in Jacuzia, Paolo ha visitato ben 4 scuole.

A Febbraio del 2018 ha incontrato gli studenti di Jakutsk, nella stessa estate i giovani del gruppo sportivo di Sakha, ora nel mese di gennaio ha incontrato i ragazzi della scuola di Ojmiakon e dell’istituto “Italo Calvino” di Mosca.

In questi incontri, oltre a parlare di se stesso, dell’educazione sportiva e delle istituzioni che rappresenta e protegge, Paolo ha potuto raccontare anche dell’Italia, argomento che ha ovviamente interessato i ragazzi russi.

Siamo sicuri che Paolo porterà nel cuore, e soprattutto nelle scuole italiane, questa nuova esperienza. Durante i suoi incontri periodici con gli studenti italiani, potrà raccontare dell’accoglienza, delle tradizioni e della cordialità con cui è stato accolto.

* A livello istituzionale, c’è stata una grandissima collaborazione con le autorità di Ojmiakon e Jakutsk. In particolare, le relazioni con il Ministero degli Esteri della Repubblica di Sahka Yacutia sono state orientate verso la piena collaborazione e condivisione nel progetto “Monster Frozen”.

Nei dettagli Venturini si è fatto promotore di un gemellaggio tra la sua città Padova e la capitale Jakutsk. Le due città sono simili per numero di abitanti, oltre che per la tenacia e il carattere dei loro cittadini.

La lettera ufficiale del Comune di Padova per attivare la procedura di gemellaggio, è stata consegnata da Paolo stesso alle autorità siberiane.

Venturini ha informato Sua Eccellenza l’Ambasciatore Italiano Terracciano di questa iniziativa durante il ricevimento a Mosca. Questo canale istituzionale potrebbe essere l’inizio di una collaborazione più ampia in ambito di ricerca scientifica, come per esempio sulla medicina del freddo, tra l’Università di Padova e Yakutsk.

La tenacia e la passione con cui Paolo ha ottenuto questo importante risultato sportivo sono, secondo noi, il risultato di una predisposizione naturale di Venturini al lavoro di gruppo, al condividere idee ed obiettivi, alla disciplina, al rispetto delle regole, ma soprattutto al voler trasmettere al prossimo valori positivi.

A nostro parere, ll valore positivo della missione di Paolo Venturini è stato pienamente raggiunto.

Questa corsa nel freddo siberiano ha innescato quel meccanismo di relazioni culturali, sportive, mediatiche ed istituzionali che la nostra Associazione ha tra i propri obiettivi primari.

Auspichiamo che, grazie a questa iniziativa di Paolo, le istituzioni europee siano meno glaciali nelle relazioni con la Federazione Russa