Conoscere Eurasia: export Emilia Romagna verso Russia stabile nel primo semestre 2016 con 593,3 milioni di euro

Fallico (pres. Conoscere Eurasia e Banca Intesa Russia): tecnologie innovative, meccanica, meccatronica e costruzioni sono settori strategici per ripresa domanda russa

Rimane sostanzialmente stabile l’export del Made in Emilia Romagna verso la Russia nel primo semestre di quest’anno. Secondo i dati Istat elaborati dall’Associazione Conoscere Eurasia, infatti, le esportazioni della Regione hanno superato i 593,3 milioni di euro (-0,3% sullo stesso periodo del 2015). In calo, invece, l’interscambio che segna un -12% (713,3 milioni di euro) per effetto del crollo delle importazioni: -44,2% (quasi 120 milioni di euro). E’ questa la fotografia dei rapporti commerciali bilaterali tra l’Emilia Romagna, seconda Regione italiana per valore export nella Federazione nel 2015, e il principale Paese dell’area eurasiatica emersa oggi, in apertura del primo seminario italo russo in corso a Bologna, organizzato dall’Associazione Conoscere Eurasia, Forum economico internazionale di San Pietroburgo, Roscongress e Unindustria Bologna.

“La Russia spinge sulle nuove tecnologie per sviluppare ulteriori settori di business basati sull’innovazione” – ha commentato Antonio Fallico, presidente di Conoscere Eurasia e di Banca Intesa Russia aprendo i lavori -. “Meccanica, meccatronica, macchine movimento terra e costruzioni sono i settori attualmente più strategici per la domanda russa che corre veloce nella realizzazione di un piano di ammodernamento produttivo, infrastrutturale e tecnologico per aumentare la propria competitività, già in questa fase ancora segnata dalle sanzioni e dalle contro sanzioni. In attesa dell’eliminazione di queste misure – ha concluso Fallico, occorre che gli imprenditori italiani sappiano intercettare il cambiamento in atto e approfittare delle nuove opportunità provenienti dalla richiesta russa non solo di Made in Italy ma soprattutto di Made with Italy”.

Sul fronte dei dati, sono i prodotti delle attività manifatturiere a mantenere stabile la rotta verso Mosca, con i settori dei macchinari e degli apparecchi a guidare le esportazioni (194 milioni di euro, +10% circa – primo semestre 2016 su primo semestre 2015), seguiti dai prodotti tessili (169 milioni di euro), chimici (48,4 milioni di euro) e dalle materie plastiche (44,9 milioni di euro circa).

Tra le province, sono Bologna (€ 152.965.763), Reggio Emilia (€ 105.295.228) e Modena (€ 83.512.519) a detenere il primato dell’export verso la Russia, seguite da Parma (€ 70.473.898) e Rimini (€ 46.644.275).

Gli altri partner dell’evento: Accademia presidenziale russa nazionale dell’economia e della pubblica amministrazione; Forum-Dialogo Italia Russia della società civile; Associazione culturale Russia-Emilia Romagna, Intesa Sanpaolo, Banca Intesa Russia e Carisbo.

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