L’Italia cessi di essere inerte verso la catastrofe umanitaria del Donbass

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Lettera aperta del Presidente Ennio Bordato di AASIB al nuovo Governo italiano che la nostra Associazione sottoscrive.

Egregio Presidente,

dal 2014, nel cuore dell’Europa, è in corso una terribile guerra contro la popolazione civile inerme del Donbass. I dati, probabilmente sottostimati, sono sconvolgenti:

– 1,750 milioni di profughi di cui oltre 1 milione nella Federazione Russa;

– oltre 10mila le vittime, 25mila i feriti;

– 223 bambini uccisi, centinaia i feriti, gli invalidi ed i mutilati;

– oltre 4 milioni e mezzo di abitanti colpiti dal conflitto e 3milioni 400mila di questi necessitano di costante aiuto. Il 60% di costoro sono donne e bambini, il 40% anziani;

– 200mila persone che vivono nella “zona grigia di contatto”, una delle zone più minate del mondo, dipendono unicamente dall’aiuto umanitario esterno.

Una sistematica distruzione delle infrastrutture civili: – 25mila abitazioni civili bombardate, distrutte o gravemente danneggiate, oltre 100 le strutture medico ospedaliere distrutte, 600 scuole, asili, istituti d’istruzione, orfanotrofi non più agibili.

La popolazione civile dopo 4 anni di quotidiani bombardamenti e distruzioni, che hanno messo in ginocchio l’intera economica delle regioni un tempo più ricche dell’Ucraina, sta sopravvivendo unicamente grazie agli aiuti umanitari della Russia ed in minima parte alla solidarietà della nostra piccola associazione di volontariato e di gruppi organizzati di cittadini italiani ed ucraini residenti in Italia.

Dall’inizio della guerra l’Italia non solo ha evitato di assumere un ruolo di promotrice del dialogo, ma alcuni suoi rappresentanti politici ed istituzionali, anche a livello europeo, hanno sostenuto la parte ucraina più avversa alla pace che esprime posizioni politiche più estremistiche ed ostili verso la popolazione delle aree del sud est del paese.

In questo contesto, sempre più drammatico, serve assumere un concreto ruolo politico che faccia cessare per prima cosa i bombardamenti sui civili e sappia riportare il dialogo al centro delle relazioni fra Kiev ed i rappresentanti delle autoproclamate Repubbliche Popolari di Donezk e Lugansk.

Serve altresì sviluppare, con la massima urgenza, un’ampia iniziativa umanitaria volta a soccorrere le fasce più deboli della popolazione (bambini, donne ed anziani) con un programma straordinario di aiuti umanitari.

Infine chiediamo al Governo italiano di farsi promotore di una campagna di consapevolezza dell’opinione pubblica tenuta all’oscuro in questi anni allo scopo di non ostacolare l’attività di quelle forze che, anche attraverso la guerra in Donbass, vogliono provocare una frattura insanabile con la Federazione Russa danneggiando irrimediabilmente le relazioni internazionali e mettendo in grave pericolo la pace in Europa e nel mondo.

Con stima

Ennio Bordato Presidente «Aiutateci a Salvare i Bambini Onlus»

«Operatore onorario della clinica pediatrica RDKB di Mosca»

«Cittadino onorario della città di Beslan»